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ODONTOIATRIA SAVOIA PASTORE

L’OBIETTIVO E’ LA RIGENERAZIONE DEL TESSUTO DANNEGGIATO

L’obiettivo auspicabile di ogni trattamento terapeutico è la restitutio ad integrum del tessuto danneggiato, tuttavia in tutti i processi di guarigione possono intervenire vari fattori che possono ostacolare o ritardare la riparazione tissutale. Ideale sarebbe poter ottenere la rigenerazione del tessuto danneggiato ma ciò non sempre è possibile a causa del complesso meccanismo biologico della stessa che coinvolge varie tipologie cellulari e fattori umorali di regolazione di difficile modulazione e controllabilità.

Molto è cambiato in chirurgia odontoiatrica dagli anni ’80 con l’introduzione della GBR e GTR che hanno contribuito in maniera fondamentale a cambiare l’approccio terapeutico chirurgico creando nuove prospettive di guarigione, ma che con gli anni hanno anche evidenziato i limiti delle varie tecniche proposte e le molteplici variabili coinvolte nella rigenerazione tissutale che non potevano e non possono prescindere da una profonda conoscenza del processo riparativo le quali insieme all’esperienza del chirurgo portano al successo terapeutic.

Lo scopo di questo lavoro è di evidenziare un’opportunità di trattamento in chirurgia odontoiatrica per migliorare il processo di guarigione dei siti trattati in chirurgia orale, parodontologia e implantologia avvalendosi dei fattori di crescita ematici di derivazione autologa. La prima parte di questo lavoro illustrerà la metodica d’ uso, i vari tipi di concentrati ematici, le fasi del processo riparativo e come i fattori di crescita intervengono.

Presupposto alla base del trattamento è la consapevolezza che durante il processo di guarigione vengono naturalmente liberati vari fattori di crescita di natura proteica che in più fasi modulari influenzano e guidano il processo riparativo, pertanto aumentando la quantità e la concentrazione di tali fattori noi possiamo accelerare e migliorare la riparazione o rigenerazione di un gran numero di tessuti senza alcun effetto indesiderato.

Lo studio dei processi riparativi tissutali ha messo in evidenza il ruolo fondamentale che le piastrine giocano in questo contesto essendo i serbatoi fisiologici di fattori di crescita e proteine.

Prodotti piastrinici

È necessario saper distinguere i vari termini che identificano i prodotti piastrinici tipo PRP, PRF, PRG, PRGF, CGF, ecc. per poter orientare la scelta terapeutica. Dopo una lunga fase di studio la nostra opzione è stato l’utilizzo del CGF (concentrated growe factors) per i seguenti motivi : 100% autologo e biocompatibile , di semplice preparazione , facilmente identificabile , altissima concentrazione di piastrine in un reticolo di fibrina , presenza di fattori di crescita , non è necessaria alcuna manipolazione del prodotto utilizzando esclusivamente l’emoderivato autologo senza aggiunta di altre sostanze , di provata efficacia , utilizzato anche in altre branche della medicina tipo ortopedia , chirurgia plastica , chirurgia cardiovascolare.

Preparazione

Viene effettuato un prelievo di sangue venoso mediante apposite provette che vengono immesse in una centrifuga dedicata (Medifuge) con un massimo di 8 per volta. Particolarità della centrifuga è di sottoporre il prelievo a centrifugazione con velocità differenziata e a temperatura controllata.

Al termine del processo sono identificabili tre strati distinti all’interno della provetta: uno superiore biancastro che rappresenta la fase liquida del plasma o plasma povero di piastrine (PPP), uno inferiore rosso costituito principalmente da eritrociti, uno intermedio denso e gelatinoso che rappresenta il CGF.
Il concentrato piastrinico così ottenuto è costituito da una rete di fibrina che imbriglia molti componenti cellulari, eritrociti, leucociti e piastrine, più alcune cellule CD34, TGF-b1, VEGF.

Il CGF esercita i suoi effetti attraverso la degranulazione dei granuli piastrinici che contengono vari fattori di crescita ritenuti importanti nella fase iniziale della guarigione delle ferite aumentando la proliferazione e la differenziazione cellulare, la formazione della matrice, la produzione di tessuto osteoide, la formazione di tessuto connettivo, l’angiogenesi, la sintesi del collagene. Il processo di degranulazione inizia subito dopo l’aggregazione piastrinica e dura circa 7-8 giorni. Sopraggiungono dopo le cellule macrofagiche che proseguono il processo riparativo.

Il tasso di guarigione della ferita è direttamente proporzionale alla qualità della concentrazione piastrinica nel coagulo all’interno dell’innesto o della ferita, il CGF accresce questo numero iniziale.

 

Modalità d’uso

Una volta finita la centrifugazione viene prelavato dalla provetta il concentrato ematico ottenuto separandolo dalla parte rossa e riposto in un contenitore. Il preparato può essere addizionato con un antibiotico o con un materiale da innesto, può essere schiacciato con apposito attrezzo ottenendo una membrana autologa altamente biocompatibile e suturabile, frammentato e miscelato con materiale da innesto.
Nelle prossime pubblicazioni verranno illustrati alcuni esempi del suo utilizzo in parodontologia, in chirurgia orale e in implantologia.

 

Dr. Savoia Giuseppe Odontoiatra
Dr. Savoia Giuseppe Odontoiatra

 

Dott. Pastore Antonio Odontoiatra
Dott. Pastore Antonio Odontoiatra

Bibliografia

  • Borsani, Rodella et al.:biological characterization and in vivo effect of human concentrated growth factor preparation : an innovative approach to tissue regeneration . Biology and medicine – 2015, 7
  • Dogan SB: Concentrated growth factor in the treatment of adjacent multiple recession: a split mouth randomized clinical trial. J. Cl. Perio – 2015, 42,868-875
  • Rodella, Favero et al.: Growth factor, CD34 positive cells and fibrine network analysis in concentrated growth factors fraction . Microsc res tech – 2011, 74,772
  • Tadic, Puskar: Application of fibrin rich blocks with concentrated growth factors in pre-implant augmentation procedure. Med Pregl – 2014, 67,177.
  • Yang, Liu, Chen: The study of the effect of concentrated growth factors (CGF) on the new bone regeneration of immediate implant. Advanced material research. – 2015, 1088,500.
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