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L’emergenza sanitaria in corso ha messo a dura prova il personale medico che ha lavorato con i pazienti Covid-19. La paura di contrarre il virus, di trasmetterlo alle proprie famiglie, ma anche di fallire nella cura, ha portato angoscia cronica e burnout. Ma non solo chi è stato a contatto stretto con i pazienti Covid-19 è stato colpito da stress e burnout. Ogni medico, a suo modo, ha sperimentando un carico di stress inusuale. Un collega ha scritto: “Penso che “COVID e dintorni” sia stato esclusiva causa di «tensione». Tensione sociale evidentemente e noi medici siamo una fetta molto importante della società. Tutti hanno dato una mano al controllo della epidemia. Vale più che mai la filosofia di “Diamoci una mano” e io mi sento fortemente rappresentata da queste parole. Ma le parole non bastano, dobbiamo stringere i denti e andare avanti. Ma da più parti sono emersi segnali di stanchezza, molti colleghi addirittura allo stremo delle forze, svuotati, spesso sopraffatti dalle richieste, e incapaci di recuperare energie da canalizzare meglio sui pazienti e su se stessi.

Già in alcune realtà italiane si sono realizzate iniziative per aiutare i medici a superare il difficile momento del “post-COVID”. Promossa da psicologi e psichiatri di orientamento junghiano dell’Associazione AIPA (Associazione Italiana Psicologia Analitica) il progetto “Accogliere le ferite di chi cura” ha offerto quattro sessioni gratuite di psicoterapia online di 45 minuti ciascuna, settimanali o bisettimanali. “Progetto Resilienza Covid19” invece è il nome dell’iniziativa promossa dal Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”. “Distanti ma non soli” è il progetto di ascolto telefonico elaborato da Vidas, associazione impegnata nell’assistenza sociosanitaria a Milano e in Lombardia. Proprio da queste iniziative è stato preso lo spunto, nel marzo 2022, per offrire ai colleghi del nostro Ordine un supporto per cercare di affrontare e superare al meglio questo difficile momento. 

Il progetto è stato promosso dalla Commissione “Pari Opportunità e Medicina di Genere”, patrocinato dall’Associazione Italiana Donne Medico e condiviso dalla Commissione “Fragilità” ed ha avuto inizio nell’aprile ‘22

Il programma è stato articolato in 3 incontri, ognuno della durata di 3 ore, condotto da due psicologhe esperte ed articolato sulle tecniche di EMDR – Eye Movement Desensitization and Reprocessing – di gruppo.

Di seguito le risultanze dell’esperienza.

 

Dr.ssa Daniela Fusco

Responsabile Commissione Pari opportunità e Medicina di Genere OMCeO Lecce

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