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UN MANIFESTO DI 20 PUNTI PER FAR RIPARTIRE UNA NUOVA SANITA’

A volte si ha la netta sensazione di vivere un evento storico che avrà ripercussioni successive importanti. E’ quello che mi è capitato alcune settimane fa.

Roma. Teatro Argentina. E’ l’ultimo Consiglio Nazionale della FNOMCeO.

In un contorno di palpabile emotività si alternano Medici, studiosi, universitari, MMG, ospedalieri, specialisti ambulatoriali, pediatri, Cartabellotta della Fondazione GIMBE, Sindacalisti delle professioni mediche, il Presidente della Conferenza delle Regioni Fedriga, il Ministro della Salute Speranza, il Presidente della Federazione Nazionale Anelli.

Si parte da un dato terrificante: un terzo dei Medici, soprattutto i più giovani, sogna la pensione o l’allontanamento dall’attuale servizio; i Medici sostanzialmente sono stanchi! Stanchi di essere gli unici a dover fare sopravvivere un SSN logoro e inadeguato, stanchi di dover affrontare burocrazia più che dare risposte di salute, stanchi di svolgere continuamente turni “impossibili”, gratuitamente; stanchi di dover subire aggressioni, richieste assurde di risarcimenti, stanchi di difendersi da accuse penali, da coinvolgimenti mediatici, stanchi di essere pochi, senza fiducia nel futuro, senza prospettive professionali, senza riconoscimenti e gratificazioni, senza minimi livelli di garanzie lavorative, in assenza di livelli adeguati di sicurezza, del rispetto per le donne, del lavoro autonomo, ecc.

Scorrono dati che testimoniano senza appello il fallimento del SSN così come fu ideato o meglio come lo abbiamo vissuto in questi 44 anni!

La pandemia è stata il catalizzatore di un’operazione che ha cercato di allontanarci dalla società, da un ruolo sognato dopo la laurea. La politica sanitaria ci ha recluso in una nicchia, svuotata da possibilità decisionali, a pagare da soli il taglio della spesa sanitaria pubblica, praticato scientificamente con protervia negli anni.

Ma “tagliare le risorse per la sanità è un oltraggio all’umanità” come ha affermato Papa Francesco nel suo recentissimo magistero con Federsanità, così come è indispensabile “non perdere la ricchezza della sanità pubblica” per non fare distinzioni tra la popolazione.

“Questo è il momento per investire, non per tagliare” afferma il Presidente Anelli. Mancano i medici, coloro che – insieme agli altri professionisti della sanità – “garantiscono nei fatti il diritto alla Salute”. Gli stanziamenti che arriveranno dal PNRR non sono affatto sufficienti per un vero rilancio: è necessario investire sui professionisti come protagonisti di una ripartenza e una rinascita.

In questi due anni cruciali i Medici hanno svolto in maniera evidente un ruolo decisivo e straordinario: hanno garantito assistenza e cura, vicinanza e formazione, riferimento e solidarietà, nonostante le evidenti carenze strutturali, ma soprattutto degli organici, nonostante un prezzo drammatico di vite umane sacrificate: sempre in questi due anni 374 medici ed odontoiatri sono deceduti per Covid-19 sul lavoro!

La pandemia ci ha donato (in modo drammatico) un grande insegnamento, che non vogliamo disperdere; è fin troppo evidente che ci sia all’ordine del giorno un nuovo argomento: è la Questione Medica! Un pacchetto di risorse e di riforme per ridare dignità professionale ai Medici, una corretta programmazione, una adeguata formazione, sicurezza come cultura della qualità della vita, che riteniamo di tutelare sempre, fornendo quelle risposte di salute che i cittadini ricercano spesso al di fuori del SSN.

La Federazione Nazionale insieme alle forze sindacali di Medici ed Odontoiatri hanno elaborato 20 punti per partire: la Professione Medica ed Odontoiatrica deve necessariamente essere presente attivamente in un progetto di storico rinnovamento della politica sanitaria. Sarà costruita una assistenza completamente nuova, che coinvolgerà un rinnovato SSN adatta a “superare disuguaglianze e disomogeneità nelle diverse aree del Paese”.

 

“VENTI PUNTI” che catalizzeranno l’attenzione nel prossimo futuro.

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1- Carenza dei Medici (eliminare il tetto al fondo 2004 e aumentare l’attrattività per le borse per Formazione Specifica in MG)

2- Ridefinizione delle risorse economiche per i rinnovi dei CCNL, degli ACN e del Fondo per la specialistica accreditata anche per consentire l’attuazione dei modelli organizzativi e strutturali previsti dal PNRR

3- Prevedere accordi contrattuali omogenei per il personale medico dipendente del settore pubblico e privato, con dotazioni omogenee sia quantitative che qualitative.

4- Assicurare il benessere psico-fisico di tutti i medici

5- Salvaguardare il modello specifico della Pediatria di libera scelta, in modo da rendere possibile attività preventiva

6- Riconoscimento della condizione di lavoro usurante e incremento del Fondo dedicato a valorizzare le competenze dei medici dei Servizi di Urgenza (118, P.S.), con migliore riconoscimento del servizio notturno

7- Riconoscimento normativo di attività assistenziali e professionalizzanti dei Medici in formazione

8- Completamento orario per meglio utilizzare le risorse professionali convenzionali del SSN nel territorio (ad es. aumento del monte ore per la specialistica ambulatoriale)

9- Tavolo istituzionale permanente tra Ministero della salute e FNOMCeO per valorizzare il ruolo medico, deburocratizzare l’atto medico e le procedure autorizzative la libera professione, valorizzare il ruolo sociale del Medico anche attraverso provvedimenti normativi, assicurare maggiore incisività della professione medica nella governance del SSN, salvaguardare autonomia professionale, tutelare l’atto medico nei processi di Telemedicina

10-Istituire un Osservatorio nazionale a valenza consultiva con OOSS presso il Ministero della Salute, sulla tutela dei diritti e condizioni lavorative dei Medici

11-Riconoscimento della peculiarità della condizione femminile nella professione medica

12-Assicurare le migliori condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e sostenere i processi di risk management

13-Riconoscimento del burnout come malattia professionale

14-Revisione dei percorsi di formazione da orientare nella presa in carico e nella cura della persona, piuttosto che all’approccio impersonale alla malattia, sostenendo la cultura e il rispetto ambientale, come determinante fondamentale di salute di tutti

15-Valorizzazione della appropriatezza nel SSN, contrastando uso consumistico e commerciale della sanità

16-Individuare la STP (Società Tra Professionisti) come unica modalità di esercizio in forma societaria dell’attività medica e odontoiatrica

17-Garantire ai professionisti italiani le stesse opportunità e risorse previste per la piccola e media impresa ed un equo compenso per i professionisti

18-Fattiva integrazione tra tutte le risorse e gli attori della sanità (medici di famiglia, ospedali e case di comunità, distretto, strutture accreditate esterne e libera professione) in maniera da valorizzare e sfruttare tutti i punti di forza.

19-Ampliare i LEA in Odontoiatria

20-Favorire la libera scelta del curante anche nei percorsi di cura erogati da assicurazioni e sanità integrativa.

 

Certamente vero ciò che afferma Anelli: “il futuro che abbiamo davanti è un futuro che dipende anche da noi. Da quello che abbiamo fatto e dimostrato di sapere e potere fare, da quello che continueremo a fare”.

La Questione Medica è un immane impegno per tutti: per i Medici che non faranno mai venir meno l’abnegazione agli assistiti, il loro sforzo per una formazione adeguata, una solidale vicinanza, un rispetto per i più fragili, per l’ambiente e la prevenzione; un rispetto per la loro stessa professione. Ma è certamente anche un impegno per i cittadini che troveranno nel loro territorio risposte adeguate, eque, aggiornate, accoglienti.

E’ un impegno storico per la politica, che ritrova – proprio grazie all’attenzione e all’ascolto dei problemi della sanità – l’opportunità di riguadagnare un ruolo autorevole, che oggi sembra completamente perduto.

 

Dr. Donato De Giorgi 
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