Numero 2 – 2020
Scritto dalla Dott.ssa Silvana Leo Direttore U.O.C. Oncologia Medica, P.O. Vito Fazzi – Lecce
NUOVI PERCORSI DI ACCESSO. ASSICURATE PRIME VISITE E TERAPIE
I pazienti affetti da patologie oncologiche sono fragili e presentano maggior rischio di contrarre e con maggior complicanze, infezioni da virus respiratori, quali l’influenza (per il quale il rischio di ospedalizzazione è superiore di circa 4 volte rispetto a soggetti di età comparabile) e il COVID-19.
Un ulteriore fattore di rischio è rappresentato dall’aver ricevuto, nel mese precedente all’infezione, trattamenti antineoplastici che causano una riduzione delle difese immunitarie potendo favorire una maggiore predisposizione alle infezioni.
L’emergenza COVID-19 ha purtroppo avuto delle ripercussioni sulle normali attività cliniche. Per questo motivo nella U.O. di Oncologia Medica del Presidio Ospedaliero Vito Fazzi di Lecce, sono stati introdotti nuovi percorsi, dettati dai Decreti Ministeriali, Regionali e Direttive della ASL in accordo con le linee guida AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri). L’obiettivo è quello di garantire la continuità terapeutica, nel rispetto delle norme di sicurezza del paziente, del familiare e di tutto il personale sanitario e di ridurre al massimo la possibilità di contagio.
E’ consentito in Ospedale l’accesso ai soli pazienti per i quali è stato attivato un percorso protetto, con triage per rilevare la temperatura corporea e la somministrazione del questionario per valutare i criteri epidemiologici e clinici della diffusione dell’infezione COVID-19. Con un percorso predefinito i pazienti, ben distanziati, accedono alle sale per la terapia medica. Per tutti i pazienti Oncologici sono assicurate le prime visite, le terapie a scopo adiuvante, ossia quelle effettuate dopo un intervento chirurgico per ridurre il rischio di ripresa della malattia, e neoadiuvante, cioè quelle effettuate prima della chirurgia al fine di facilitare la stessa migliorandone i risultati. Per tutti i pazienti in trattamento attivo per il controllo della malattia, sulla base delle indicazioni scientifiche nazionali ed internazionali, viene fatta un’opportuna valutazione personalizzata, caso per caso, di un possibile rinvio delle terapie in base al rapporto tra il rischio derivante dalla potenziale esposizione a contagio virale, legato all’accesso in ospedale, ed ai benefici attesi dalla terapia stessa.
Si è così convenuto, a livello Nazionale, che in casi di basso carico di malattia o malattia a lenta progressione, le terapie di mantenimento (biologiche o immunoterapiche), possano essere dilazionate senza impatto negativo sulla storia della malattia, come peraltro l’eventuale ritardo nell’esecuzione di indagini strumentali per la valutazione della risposta alla terapia. E’ stata riorganizzata l’attività ambulatoriale dei follow-up: si chiamano così gli esami che vengono eseguiti periodicamente, spesso per molti anni, dopo la fine della fase acuta della diagnosi e del trattamento del tumore. Non sono state annullate le visite ma sono stati adottati altri metodi per mettersi in contatto con i gli Oncologi. Tali nuovi percorsi sono utilizzati anche per i controlli dei pazienti in cura con terapie oncologiche orali. Quotidianamente un medico contatta telefonicamente i pazienti cercando di individuare la necessità e l’eventuale urgenza del controllo stesso con la possibilità di reperire gli esami dei pazienti tramite posta elettronica o WhatsApp utilizzando un cellulare dedicato, evitando pertanto l’accesso alla struttura ospedaliera.
Anche Il C.Or.O (Centro di Orientamento Oncologico) sebbene lo sportello sia chiuso, sta lavorando a pieno ritmo (mail, telefono e fax) per prenotare le prime visite e gli esami strumentali di rivalutazione e per attivare i percorsi diagnostico-terapeutici.Il numero dei primi accessi risulta costante. Stiamo prendendo in carico anche pazienti in trattamento presso strutture del Nord Italia, che proseguono le cure nel nostro Centro. Con tutte le Chirurgie e la Radioterapia sono stati definiti percorsi interni per limitare gli spostamenti dei pazienti cercando di ottimizzare la presa in carico degli stessi. Per quanto riguarda la chirurgia l’attività prosegue con garanzia di percorsi differenziati per pazienti oncologici COVID-free e COVID in sale operatorie separate garantendo così anche per la chirurgia Cura e Sicurezza.
La degenza ordinaria presso l’Unità Operativa di Oncologia, è attiva. I ricoveri sono riservati ai pazienti che presentano tossicità legate ai trattamenti, complicanze e a pazienti con sospetta diagnosi di neoplasia che devono intraprendere l’iter diagnostico terapeutico. Nel periodo di degenza è assicurata l’assistenza globale del paziente e, nel rispetto delle norme di sicurezza, non è permesso l’ingresso ai familiari che ad oggi hanno dimostrato collaborazione e grande senso civico. Abbiamo inoltre potenziato due linee telefoniche attive dalle ore 9.00 alle ore 13.00, dal lunedì al venerdì per offrire un ulteriore supporto ai pazienti. Nel periodo 01/03/2020-15/04/2020 sono stati registrati circa 1200 contatti telefonici da parte di pazienti oncologici.
Tutto il personale dell’Oncologia condivide lo stato d’animo dei nostri pazienti che vivono situazioni difficili e temono che questa emergenza possa compromettere l’esito della cura. Siamo certi che i provvedimenti in vigore siano dettati da scelte ponderate con attenzione e condivise con il mondo scientifico dell’oncologia italiana. Il consiglio fondamentale rimane quello di ascoltare le indicazioni del proprio medico e di seguire i comportamenti indicati dal Ministero della Salute a tutti i cittadini per evitare il diffondersi del contagio. Ribadisco la mia vicinanza e la disponibilità a tutti i pazienti in questo momento di grave disagio. L’equipe medica da me diretta e tutto il personale dell’Unità operativa di Oncologia garantiscono “Continuità di cura e Sicurezza” con il motto:
“#NOIRESTIAMOINCORSIA, #VOIRESTATEACASA, #DISTANTIMAUNITI”.

Direttore S.C. Oncologia Medica – Lecce