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aula universitaria

UN CONFRONTO DI IDEE SUL FUTURO DELLA PROFESSIONE NEL SALENTO

 

L’attivazione del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia presso UniSalento ha spinto la Redazione di Salento Medico ad avviare una riflessione sull’attuale formazione universitaria e post-laurea in Medicina e Chirurgia in Italia, avvalendosi della competenza ed esperienza di illustri nostri conterranei che hanno conseguito prestigiosi traguardi nell’attività scientifica e nella carriera universitaria in altre sedi.

Salento Medico ha chiesto la loro opinione sui punti di forza e i punti di debolezza del sistema formativo italiano; su come è possibile coniugare ricerca , insegnamento ed assistenza clinica; su quali collaborazioni possono essere instaurate con il mondo dell’impresa ed il sistema sanitario nazionale; su come una “nuova” Facoltà potrà essere elemento di attrazione e contenere la fuga di “cervelli” verso l’estero; se una formazione a indirizzo bio-ingegneristico può avere impatto negativo sulla comunicazione e sulla relazione medico-paziente; quale è l’importanza di instaurare reti di collaborazione con Università straniere. Infine quali iniziative porrebbero in agenda da Ministro dell’Istruzione – Università – Ricerca e da Ministro della Salute per consentire alle Facoltà di Medicina di adempiere in pienezza al loro compito di preparare i Medici del futuro.

La Redazione di S.M. rivolge a tutti loro un caloroso ringraziamento per aver voluto offrire ai Medici Salentini questo prezioso contributo di idee di particolare utilità in questa fase di avvio della tanto agognata Facoltà di Medicina e coglie l’occasione per esprimere affettuosa ammirazione per il prestigio che la comunità scientifica internazionale riconosce ai risultati di assoluto valore acquisiti nella ricerca, nella attività clinica e nella didattica.
Via, dunque, ad un confronto di idee condiviso ed anche da più parti sollecitato, come dimostra la lettera del dottore Michele De Benedetto, da sempre impegnato nella collaborazione tra Ospedale, Territorio e Università.

 


UMANITA’ E TECNOLOGIA PER FORMARE I MEDICI DI DOMANI

Caro Direttore,
Nel tuo ultimo Editoriale concludi con l’invito: “LA DISCUSSIONE È APERTA”. Questo è un invito che non può lasciare indifferenti, non solo per l’importanza, in sé, dell’argomento trattato, ma anche perché nei termini ‘UMANITA’ E TECNOLOGIA’ è racchiuso il significato dell’essere un Medico oggi. Un altro importante tema di riflessione è quello proposto dal Presidente De Giorgi sui motivi di lacerazione del rapporto interprofessionale. Sebbene questi siano entrambi argomenti di notevole interesse su cui dibattere, non volendo abusare dello spazio offerto da Salento Medico, ne rimando la trattazione a un secondo momento.

La presente nasce invece per proporre, all’attenzione dei Colleghi, un altro argomento altrettanto attuale e su cui chiedo pareri, suggerimenti e proposte: quasi certamente il 2021 rappresenterà l’anno di attivazione del Dipartimento di Medicina e Chirurgia ad indirizzo Biotecnologico presso la Nostra Università del Salento. Grazie, infatti, alla forte determinazione del Rettore Prof. Pollice nel voler realizzare il progetto, Unisalento sarà la terza Università in Italia – dopo Milano e Roma – ad avere un Corso di Medicina con questo nuovo indirizzo!

L’impegno politico dei vertici Regionali di sostenere economicamente il progetto, insieme alla forte volontà del Direttore Generale ASL LE Dr. Rollo di voler essere partner del progetto, garantirà un nuovo scenario che godrà dell’opportunità di poter disporre di una struttura sanitaria e tecnologicamente all’avanguardia quale il nuovo DEA (Dipartimento Emergenza urgenza). Infine, non ultimo, il progetto è sostenuto anche da un atteggiamento favorevole da parte dell’Ordine dei Medici, il quale esprime una generale soddisfazione della classe medica del Salento.

Sebbene l’attivazione del Dipartimento di Medicina inciderà sicuramente nel migliorare il livello qualitativo della risposta Sanitaria, appare chiara la necessità che tutta la classe medica trovi sin da subito i modi migliori per sentirsi pienamente coinvolta in tale progetto. Ritengo dunque che partecipare a gruppi di lavoro interdisciplinari finalizzati a progetti di ricerca congiunti tra medici e ricercatori, sia la chiave per ottenere un miglioramento della risposta sanitaria, non solo a livello di un ottimale utilizzo delle più complesse tecnologie ma anche a livello della medicina territoriale.

Per garantire questo percorso congiunto, riveste fondamentale importanza la stretta collaborazione, già esistente, tra ASL ed UNISALENTO, utile a promuovere percorsi di formazione in numerosi settori quali: Biotecnologie, Biologia, Genetica, Oncologia, Psicologia Clinica, Intelligenza artificiale, Sociologia Sanitaria, Malattie rare etc. Queste sono solo alcune delle realtà già esistenti in ambito Universitario, ma molte altre sono ancora auspicabili e realizzabili.

Quattro-cinque anni, il tempo necessario affinché il Corso di Medicina parta a pieno regime, potrebbero essere sufficienti per dare la possibilità – specialmente ai più giovani colleghi ma senza voler creare barriere generazionali – di creare interesse e motivazione nel settore della ricerca scientifica. Solo così si potrà davvero evitare la netta separazione tra la medicina territoriale ed ospedaliera con il contesto universitario. Tale condizione, se non contrastata per tempo, finirebbe per essere motivo di debolezza per tutte le componenti.

Chiaramente il mio vuole solo essere uno spunto di riflessione sul problema: il nostro giornale, con la mediazione del Direttore, potrebbe diventare collettore e vetrina ideale per raccogliere suggerimenti e proposte operative sia da parte medica che universitaria, al fine di verificarne la reale fattibilità e tracciare così possibili percorsi congiunti finalizzati.
Caro Direttore, sono certo che vorrai fare tuo il mio invito e ti ringrazio in anticipo, tuo

Michele De Benedetto

 

DOTT_MICHELE_DE_BENEDETTO
Dott. Michele De Benedetto

 


RADICATA NEL TERRITORIO CON PROGETTI E OBIETTIVI CONCRETI

Caro Michele,

le tue considerazioni sono particolarmente preziose e del tutto condivisibili. D’altra parte provengono da un professionista che ha speso la sua vita nell’attività clinica di alto livello, sempre congiunta all’insegnamento ed alla ricerca. Ed i riconoscimenti che hai avuto, in particolare il titolo di Primario Emerito del Vito Fazzi e la Presidenza della Società Italiana di Otorinolaringoiatria, ne sono testimonianza.

La Facoltà di Medicina nel Salento non può, NON DEVE essere una cattedrale nel deserto. Per evitare ciò è necessario che si crei da subito una “rete” interdisciplinare fatta di progetti ed obiettivi concreti, composta da persone interessate a dare radici profonde alla nascente Facoltà. Essa si deve “radicare” nel territorio, coinvolgendo tutto il tessuto produttivo (produttivo in senso lato) del territorio. I “cervelli” non mancano, facciamoli lavorare nel silenzio e nel sacrificio, sperando che non siano sovrastati da coloro che cercano solo visibilità. Prima le radici, poi le chiome!

Come puoi vedere, Salento Medico, che è espressione dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della Provincia di Lecce, coglie il tuo invito già da questo numero e poi , a seguire, con i successivi.

Silvio Colonna

 

Editoriale Dr. Colonna Salvatore Silvio
Dr. Colonna Silvio
Anestesista e Pneumologo, Lecce
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