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Numero 2 – 2021

Scritto dalla Dr.ssa DANIELA FUSCO

La Commissione ECM programma per il prossimo 26 giugno un corso accreditato su “Aggressività e violenza nei confronti degli operatori sanitari: riconoscere i segnali e imparare a disinnescarli”, di cui è responsabile Scientifico la dott.ssa Luana Gualtieri. Il Consiglio Direttivo dell’OMCEO di Lecce, in particolare la Commissione Pari Opportunità coordinata dalla dott.ssa Daniela Fusco, fin dal suo primo insediamento nel 2018 è stato particolarmente sensibile all’argomento della violenza sugli operatori sanitari. Già nell’aprile 2018, infatti, la Commissione aveva avviato, presso la sede dell’ordine dei Medici di Lecce ed in piena sintonia con quanto all’epoca indicato dal presidente FNOMCEO Filippo Anelli, un corso di Autodifesa per operatori sanitari. Il Corso prevedeva lezioni teoriche per imparare a conoscere i segnali che preannunciano e predicono l’evoluzione successiva verso azioni violente, verbali e/o fisiche e fornire strumenti utili a disinnescare la rabbia dell’interlocutore; lezioni pratiche di tecniche di Wing Tsung, tecnica di non-combattimento, che consente di apprendere come sfuggire ad una aggressione; ed infine lezioni teoriche per conoscere i risvolti legali della violenza ma anche dell’eccesso di autodifesa.

La successiva iniziativa, portata a termine dalle Commissioni dell’OMCEO di Lecce Pari Opportunità – Fragilità – Sportello del Cittadino – Comunicazione, con la collaborazione dell’Associazione Italiana Donne Medico sezione di Lecce, ha visto la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione attraverso un concorso di idee, rivolto ai ragazzi delle scuole superiori ad indirizzo tecnico-grafico di Lecce e provincia, finalizzato a sensibilizzare gli studenti prima e la popolazione successivamente, sul tema della violenza sugli operatori sanitari. La campagna è stata accolta con entusiasmo dai ragazzi che hanno aderito numerosi e si è conclusa il 4 novembre 2019 con un evento finale nel corso del quale è avvenuta la premiazione di manifesti, poster e filmati, realizzati proprio dai ragazzi, da utilizzare per una campagna pubblicitaria contro la violenza sui medici. Purtroppo la fase attuativa della campagna ha subito un blocco a causa della pandemia di SARS COV2 ma la campagna pubblicitaria sarà al più presto ripresa, nella convinzione che sensibilizzare in particolare i giovani all‘esistenza del problema possa rappresentare un utile sforzo di prevenzione.

La violenza sugli operatori sanitari resta un tema scottante ed è da tempo riconosciuta come un importante problema di salute pubblica nel mondo (World Health Organization, 2002). Il National Institute of Occupational Safety and Health (NIOSH) ha definito la violenza sul posto di lavoro come “ogni aggressione fisica, comportamento minaccioso o abuso verbale che si verifica sul posto di lavoro”. L’European Agency for Safety and Health at Work ha indicato nella violenza e nelle molestie i rischi psicosociali emergenti in materia di sicurezza e salute sul lavoro. La Raccomandazione N°8 del 2007 del nostro Ministero della Salute, nella quale si ribadisce che gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari compiuta da pazienti, da loro parenti o accompagnatori vanno considerati come “eventi sentinella”, vale a dire “eventi avversi di particolare gravità, potenzialmente evitabili, che possono comportare morte o grave danno, rispetto ai quali si richiede la messa in atto di opportune iniziative di protezione e prevenzione.

Si tratta quindi di un rischio lavorativo a carattere psicosociale, indicatore forte dell’esistenza di condizioni di rischio o di vulnerabilità al quale risulta particolarmente esposto il personale sanitario in genere che, proprio per la tipologia del lavoro svolto, lo pone a diretto contatto con situazioni caratterizzate da emotività, vulnerabilità, frustrazione di fronte alla malattia o ad attese/aspettative quasi magiche, senso di insoddisfazione rispetto a presunti diritti disattesi, ecc., condizioni tutte che possono sfociare in difficoltà di controllo da parte dei pazienti o degli accompagnatori. Un’indagine ANAO condotta da gennaio a febbraio 2020, che ha interessato 2059 medici, ha mostrato ancora numero molto alti, con una percentuale di violenza crescente con il progredire dell’età. Un medico su due ha subito violenza: il 55,44% dei responders ha affermato di essere stato personalmente vittima di violenza. In valore assoluto 1137 medici nel 2020 rispetto agli 832 del 2018 hanno subito violenza e nel 76,52% dei casi si è trattato di violenza di carattere verbale.

In relazione all’età dei responders, le percentuali di medici che hanno subito violenza vanno dal 40.8% di medici età compresa tra 55 e 65 anni, al 25.45% tra i 35 ed i 45, il 25.21% tra quelli di età tra i 45 ed i 55 anni ed infine l’8.55% tra i 25 ed i 35 anni. Il 56,10% dei responders è di sesso femminile, a dimostrazione di come il problema aggressioni continui ad essere più sentito tra i medici donne (nel 2018 era il 53%). La violenza sugli operatori sanitari, che per lungo tempo è stata attribuita prevalentemente alle regioni del sud Italia e delle isole, dove le situazioni socio-economiche e sanitarie sono più complesse, è invece ormai diventato fenomeno largamente diffuso su scala nazionale.

Finalmente nell’agosto 2020 è stato approvato definitivamente dal Senato il DDL n. 867-B contenente le “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni.” La nuova legge licenziata all’unanimità al Senato prevede una disciplina organica che non si preoccupa solo di punire chi aggredisce medici e personale sanitario, ma introduce anche misure di natura preventiva e punta molto sull’informazione per educare al rispetto delle professioni sanitarie. E’ proprio in questo contesto che si inserisce il Corso di Formazione previsto per il prossimo 26 giugno. L’obiettivo principale del Corso è formare gli operatori nel riconoscere il rischio, acquisirne consapevolezza ed individuare i fattori scatenanti dell’aggressività: tre punti fondamentali la cui approfondita conoscenza può essere determinante nella prevenzione di questo grave problema. La conoscenza e, di conseguenza, la prevenzione delle situazioni a rischio di scatenare la violenza sono le migliori armi per creare il clima di lavoro migliore per ottenere l’alleanza terapeutica’ tra operatori sanitari e utenti.

ASSOCIAZIONE LIFE WALKING

Camminata a passo veloce. Esercizio fisico per i senior
L’associazione LIFE WALKING è una associazione che si prefigge come scopo principale quello di stimolare l’attività motoria svolgendo delle camminate veloci durante la settimana per le strade di Lecce. Tale attività, documentata da numerosi studi, è talmente importante per la salute fisica da essere considerata una vera e propria sorta di “Riattivazione dalla sedentarietà” specialmente se rivolta ad una fascia di età, trascurata in termini di prevenzione, come quella anziana.
Da qui nasce, con il patrocinio dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Lecce, l’iniziativa della nostra associazione relativa ad un progetto rivolto alle persone dai 65 anni in su che siano autonome ed in uno stato di salute tale da permettere una camminata a passo svelto graduale e fortificante.

Numerosi lavori scientifici dimostrano come l’esercizio fisico sia l’interruttore della vita, cioè, quel segnale che permette al corpo umano una risposta di tipo endocrino-metabolica da stimolare la rigenerazione cellulare regolando, in maniera equilibrata, la produzione ormonale e l’efficienza del nostro metabolismo.
Impariamo a camminare a circa un anno di età e continuiamo per tutta la vita, ma, a volte, dimentichiamo quanto sia importante farlo, sempre più distratti dal tipo di vita sedentaria ricca di stimoli negativi, se ripetuti troppo nel tempo. Uso eccessivo dell’automobile, stare troppo tempo seduti davanti alla televisione o al computer, specie in età anziana, provoca più frequentemente una serie di problematiche a livello articolare e muscolare con la comparsa di dolori e ipotrofie in particolar modo a carico degli arti inferiori.

Più si avanza con l’età, più è facile incorrere in questi disturbi che, aumentando l’inattività, possono condurre ad un aumento di peso, ma anche all’insorgenza o al complicarsi di patologie dell’apparato cardiovascolare e/o respiratorio e della sindrome metabolica, così frequente ai giorni nostri e causa di diabete ed ipercolesterolemia. Aumentare di peso in età anziana è fisiologicamente un errore evoluzionistico in quanto, con l’età, al contrario di quanto si pensi, il peso corporeo, dovrebbe ridursi per facilitare i movimenti, una migliore autonomia e riducendo i carichi articolari. 15/20 minuti al giorno di camminata a passo svelto possono riattivare, entusiasticamente, la capacità fisica, ed il metabolismo permettendo una migliore relazione con sè stessi, con l’ambiente in generale e se svolta in gruppo facilitare un aumento della socializzazione così assente in questo periodo.

Prevenzione vuol dire avere un corpo tonico, ben funzionante a qualsiasi età, pronto ad affrontare tutte le sfide, specie quelle odierne legate alla pandemia e non dimenticando che chi ne ha pagato le conseguenze sono state proprio le persone anziane ed in special modo quelle fragili. Secondo quanto raccomandato dall’OMS bastano 150 ore alla settimana di attività aerobica per raggiungere uno stato di benessere; se a queste poi si aggiungessero anche 30 minuti di attività anaerobica due vote a settimana si raggiungerebbe in breve tempo un buono stato di salute. Per questo motivo nasce il “LIFE WALKING SENIOR” un’attività gratuita che si svolgerà a Lecce presso il campo scuola “Montefusco” (CONI) per due volte la settimana. Si richiede una liberatoria da qualsiasi responsabilità per l’associazione, altresì di avere informato dello svolgimento di detta attività il proprio Medico di Medicina Generale ed averne ricevuto l’assenso e una autocertificazione anti covid-19 per il contenimento del contagio oltre al rispetto del distanziamento e l’uso di mascherine. Per ulteriori informazioni si potrà far riferimento alla nostra Associazione, ai numeri indicati a piè di pagina
Il Vice Presidente Associazione Life Walking
Dott. Nicola Ciannamea

 

Dr.ssa DANIELA FUSCO
MMG. Commissione Pari Opportunità. C.D. Ordine Medici di Lecce

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