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INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI ALL’USO DEI BETABLOCCANTI E DI ALTRI FARMACI ANTIARITMICI

L’abuso di qualsiasi tipo di Droga, anche di quelle classicamente considerate “innocue” (leggi Cannabis), può generare gravi problemi cardiovascolari.

L’abuso di droghe può causare virtualmente ogni tipo di disturbo del ritmo, sia bradi che tachiaritmico, sia attraverso un effetto diretto sui canali ionici, che mediato dal Sistema Nervoso Autonomo; alterazioni strutturali dovute a Cardiomiopatia Droga-correlata, Cardiopatia Ischemica o Miocardite possono aumentare il rischio aritmico.

Nonostante la rilevanza del problema, al momento mancano Linee Guida internazionali sul miglior trattamento della Aritmie Droga-correlate, farmacologico e non.

L’abuso di Droghe “stimolanti” (come la cocaina e le anfetamine sostituite) è stato correlato alla Fibrillazione Atriale, ma soprattutto alle Tachiaritmie Ventricolari (TV/VF, TdP) fino alla Morte Cardiaca Improvvisa; la sedazione con l’impiego di  Benzodiazepine è utile per contrastare  l’ipertono adrenergico; nonostante una iniziale diffidenza legata al timore di un’iperstimolazione dei recettori alfa, i Farmaci Beta-Bloccanti, in particolare quelli ad misto (alfa/beta bloccanti) come Labetalolo e Carvedilolo o a breve emivita come l’Esmololo possono essere utilizzati con sicurezza. Non ci sono chiare evidenze in letteratura circa l’utilità e la sicurezza dell’Amiodarone. I farmaci antiaritmici di classe 1 dovrebbero essere evitati a causa dei potenziali effetti sommatori sull’inibizione dei canali del sodio. In caso di TV che si manifesta poco dopo l’assunzione di cocaina, la somministrazione I.V. di Bicarbonato di Sodio può interrompere l’aritmia. In caso di aritmie ventricolari secondarie a crisi serotoninergiche da assunzione di MDMA, può essere utile la somministrazione di specifici antagonisti (Ciproeptadina, Metisergide, Quetiapina).

Fibrillazione Atriale ed Aritmie Ventricolari possono insorgere sia come conseguenza dell’assunzione cronica di oppioidi sia come conseguenza di overdose; l’allungamento dell’intervallo QT dovuto al blocco della corrente tardiva del potassio mediato dai canali ionici hERG è il principale meccanismo alla base della TV/VF e della Morte Improvvisa da oppioidi (in particolare Metadone e Buprenorfina). Le Torsioni di Punta che insorgono in questo contesto devono essere trattate come di consueto (Isoproterenolo I.V., Solfato di Magnesio I.V., elettrostimolazione temporanea…).

La Fibrillazione Atriale è l’aritmia più comunemente associata all’assunzione di cannabinoidi; in assenza di concomitante cardiopatia strutturale, di solito si risolve spontaneamente entro poche ore. Tuttavia, sono in aumento le segnalazioni di Aritmie Ventricolari maligne conseguenti all’assunzione di potenti cannabinoidi ​​sintetici, dotati di attività bloccante dei canali del potassio.

L’abuso di Sostanze Inalanti è una nota causa di Morte Improvvisa nei giovani, legata alla concomitante inibizione dei canali del sodio e del potassio e all’effetto di sensibilizzazione adrenergica tipico di queste sostanze (in particolare idrocarburi alogenati).

L’astinenza totale costituisce il fondamento del trattamento a lungo termine delle Aritmie da Droga e spesso può anche consentire una regressione parziale o totale delle alterazioni strutturali cardiache (Cardiomiopatia Droga-correlata); si tratta tuttavia di un risultato difficile da ottenere, nonostante l’impegno di équipe multidisciplinari; in casi selezionati può quindi anche essere considerato l’impianto di un Defibrillatore Automatico.

 

Dott Eugenio Pisanò

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